GRASSI !!!!! SMETTETE DI FARE LE DIETE
LA DIETA INEFFICACE
“Mettersi a dieta" è una operazione inutile e fallimentare”
Non c’e niente da fare, le diete soprattutto quelle ipocaloriche tese alla diminuzione del peso corporeo non funzionano.
Mettersi a dieta è una operazione inutile e fallimentare nella stragrande maggioranza dei casi. Esistono decine di diete e migliaia di dietologi che prescrivono diete dimagranti, sono stati scritti centinaia di libri sulle diete più disparate, eppure tale approccio non sortisce gli effetti desiderati.
Molti studi statistici sono concordi nell’affermare che nel 90% dei casi le persone che si sottopongono a una dieta riprendono, nell'arco di 6 mesi, il peso faticosamente perduto. Solo il 5 % delle diete raggiungono gli obiettivi prefissati.
Mettersi a dieta è una operazione inutile e fallimentare nella stragrande maggioranza dei casi. Esistono decine di diete e migliaia di dietologi che prescrivono diete dimagranti, sono stati scritti centinaia di libri sulle diete più disparate, eppure tale approccio non sortisce gli effetti desiderati.
Molti studi statistici sono concordi nell’affermare che nel 90% dei casi le persone che si sottopongono a una dieta riprendono, nell'arco di 6 mesi, il peso faticosamente perduto. Solo il 5 % delle diete raggiungono gli obiettivi prefissati.
Perché questo approccio non funziona?
Bisogna subito precisare che tutte le diete, in realtà, inizialmente funzionano. E’ facile all’inizio eliminare 5/10 Kg in poche settimane, probabilmente tutti liquidi. ma, alla lunga , il demone ricomincia a pompare . Questa è l’esperienza comune a tutti coloro che iniziano una nuova disciplina alimentare.
Ma è altrettanto vero che qualunque disciplina o attività umana che non produca risultati stabili e durevoli ha fallito. E se una soluzione non porta risultati va cambiata, anche se magari ha funzionato una volta o per un certo periodo. Anzi, le resistenze maggiori al cambiamento delle strategie fallimentari si hanno proprio quando in passato quelle strategie hanno funzionato.
La Scienza dell’alimentazione ci confonde ulteriormente le idee inseguendo con ricerche e sperimentazioni infruttuose solo “ideali scientifici”. I dogmi pseudo-scientifici come “calcolo calorico ideale” , “corretto indice di massa corporeo” , "corretto rapporto tra massa grassa e massa magra” , “ diete studiate su misura “ sono più il risultato dei condizionamenti di canoni estetici epocali dell’uomo moderno che non di una ricerca che si è realmente interrogata sui meccanismi che producono duraturo benessere. L’unico indice ad innalzarsi realmente è quello di autosvalutazione.
Ma è altrettanto vero che qualunque disciplina o attività umana che non produca risultati stabili e durevoli ha fallito. E se una soluzione non porta risultati va cambiata, anche se magari ha funzionato una volta o per un certo periodo. Anzi, le resistenze maggiori al cambiamento delle strategie fallimentari si hanno proprio quando in passato quelle strategie hanno funzionato.
La Scienza dell’alimentazione ci confonde ulteriormente le idee inseguendo con ricerche e sperimentazioni infruttuose solo “ideali scientifici”. I dogmi pseudo-scientifici come “calcolo calorico ideale” , “corretto indice di massa corporeo” , "corretto rapporto tra massa grassa e massa magra” , “ diete studiate su misura “ sono più il risultato dei condizionamenti di canoni estetici epocali dell’uomo moderno che non di una ricerca che si è realmente interrogata sui meccanismi che producono duraturo benessere. L’unico indice ad innalzarsi realmente è quello di autosvalutazione.
“L’Effetto fisarmonica”
Un esempio eclatante di quanto poco scientifica ed esatta sia la scienza dell’alimentazione è la scoperta che il famigerato metabolismo si adatta alla riduzione calorica delle diete . Questo fenomeno noto come il Paradosso americano ci dice che più si riducono le porzioni caloriche assunte più l’organismo , con istinto di sopravvivenza aumenta il suo rendimento energetico. Meno calorie gli forniamo e più diventa economo massimizzando il poco a disposizione. Ecco perché quando torniamo a mangiare normalmente, considerato che non si può rimanere molto a lungo in condizione di sottoalimentazione, l’organismo si ritrova con un sovrappiù di energia che accumula sotto forma di grassi di riserva. E’ il famoso effetto fisarmonica ove la ripresa del peso può essere addirittura superiore al sovraccarico originario
“Di fronte al problema del sovrappeso ci sentiamo fondamentalmente soli e frustrati”
Siamo in balia di giostrai strilloni che vantano i miracolosi vantaggi dell’ennesima nuova dieta. Purtroppo né Doctor Google né i Dottori e Dietologi professionisti riescono ad aiutarci e a consolarci per la profonda frustrazione che segue lo slancio iniziale.
Il risultato di ciò è la bestia nera di tutte le diete; la ricaduta nel mangiare compulsivo e la conseguente sfiducia nella cura e nelle proprie capacità di farcela. Si instaura il classico circolo vizioso pericoloso: ho difficoltà a mantenermi magro e in forma (stare a dieta) – quindi sono psichicamente malato (patologizzazione del problema) - non posso farcela da solo (autosvalutazione ) e quindi ho bisogno del medico che mi darà un’altra dieta (medicalizzazione del problema).
E’ proprio in questo momento che facciamo, o dovremmo, fare l’esperienza fondamentale che ci illumina circa la natura di questo fenomeno: com’è che più mi impegno, fino all’estremo delle mie forze di resistenza psico-fisica, a controllare calorie e quantità con perverse astinenze e massacranti attività ginniche, più ottengo l’effetto contrario ? Perché più mi accanisco seguendo disciplinatamente le istruzioni apparentemente ragionevoli, più crollo su tutta la linea ? Siamo di fronte alla natura fondamentalmente paradossale di questo problema , la quale comincia , finalmente, ad incrinare quel muro di certezze scientifiche sbandierate dai sedicenti apprendisti stregoni.
Il risultato di ciò è la bestia nera di tutte le diete; la ricaduta nel mangiare compulsivo e la conseguente sfiducia nella cura e nelle proprie capacità di farcela. Si instaura il classico circolo vizioso pericoloso: ho difficoltà a mantenermi magro e in forma (stare a dieta) – quindi sono psichicamente malato (patologizzazione del problema) - non posso farcela da solo (autosvalutazione ) e quindi ho bisogno del medico che mi darà un’altra dieta (medicalizzazione del problema).
E’ proprio in questo momento che facciamo, o dovremmo, fare l’esperienza fondamentale che ci illumina circa la natura di questo fenomeno: com’è che più mi impegno, fino all’estremo delle mie forze di resistenza psico-fisica, a controllare calorie e quantità con perverse astinenze e massacranti attività ginniche, più ottengo l’effetto contrario ? Perché più mi accanisco seguendo disciplinatamente le istruzioni apparentemente ragionevoli, più crollo su tutta la linea ? Siamo di fronte alla natura fondamentalmente paradossale di questo problema , la quale comincia , finalmente, ad incrinare quel muro di certezze scientifiche sbandierate dai sedicenti apprendisti stregoni.